La storia della Scuola di Sci di Pila
La Scuola di Sci Pila nacque nella stagione 1949/50 da un'idea di Piero Rosset di Aosta e Mario Bechaz, che ne divenne il primo direttore; dal momento che i soci fondatori dovevano essere quattro, a loro si unirono anche due istruttori militari: Angelo Bettega e Renato Belletti. La prima sede fu una stanza di fronte all'albergo "Lion Noir". La scuola nacque come emulazione di quelle già esistenti a Cervinia e Courmayeur. In quegli anni la domanda di maestri non era così forte e l'impegno era limitato alle domeniche e ai giorni festivi.
A Pila esistevano due impianti gestiti da diverse Società e i maestri diventarono ben presto un punto di riferimento nel coordinare la stazione, anche nella battitura delle piste, coadiuvati, talvolta, dai militari. La clientela di allora, quasi esclusivamente domenicale, aveva la tendenza a sciare due o tre ore con il maestro, che era principalmente un accompagnatore. Non esistevano forme di promozione pubblicitaria della stazione e i maestri non avevano ancora rapporti di collaborazione con i locali sci club.
Con il passare del tempo, il numero dei maestri di Pila aumentò in modo lento, ma costante. Le società che gestivano gli impianti chiesero ai maestri di sci una presenza più stabile in stazione e dunque un gruppo di professionisti riuscì a garantire l'insegnamento, anche durante la settimana.
Dal momento, però, che insegnare a sciare non consentiva ancora una, sia pur minima, sicurezza economica, i maestri "fissi" furono in un certo senso "stipendiati" dalla Regione che, insieme agli impianti di risalita, offriva al turista anche il "servizio-maestri". Questa formula, inaugurata a Pila, fu presto copiata anche dalle altre stazione della Valle d'Aosta.
Le grandi aziende cominciarono ad organizzare corsi di sci per i propri dipendenti, le scuole offrirono ai ragazzi la possibilità di imparare a sciare e il "Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti" di Ivrea portò sulle piste valdostane, con i propri corsi domenicali, decine di pullman con centinaia di sciatori.
Aumentando così la richiesta, la professione di maestro decollò, diventando sempre più solida ed organizzata, ma questa è già storia di oggi.
A Pila esistevano due impianti gestiti da diverse Società e i maestri diventarono ben presto un punto di riferimento nel coordinare la stazione, anche nella battitura delle piste, coadiuvati, talvolta, dai militari. La clientela di allora, quasi esclusivamente domenicale, aveva la tendenza a sciare due o tre ore con il maestro, che era principalmente un accompagnatore. Non esistevano forme di promozione pubblicitaria della stazione e i maestri non avevano ancora rapporti di collaborazione con i locali sci club.
Con il passare del tempo, il numero dei maestri di Pila aumentò in modo lento, ma costante. Le società che gestivano gli impianti chiesero ai maestri di sci una presenza più stabile in stazione e dunque un gruppo di professionisti riuscì a garantire l'insegnamento, anche durante la settimana.
Dal momento, però, che insegnare a sciare non consentiva ancora una, sia pur minima, sicurezza economica, i maestri "fissi" furono in un certo senso "stipendiati" dalla Regione che, insieme agli impianti di risalita, offriva al turista anche il "servizio-maestri". Questa formula, inaugurata a Pila, fu presto copiata anche dalle altre stazione della Valle d'Aosta.
Le grandi aziende cominciarono ad organizzare corsi di sci per i propri dipendenti, le scuole offrirono ai ragazzi la possibilità di imparare a sciare e il "Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti" di Ivrea portò sulle piste valdostane, con i propri corsi domenicali, decine di pullman con centinaia di sciatori.
Aumentando così la richiesta, la professione di maestro decollò, diventando sempre più solida ed organizzata, ma questa è già storia di oggi.